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venerdì 14 marzo 2014

Termografia attiva e passiva

Primo Post
Inizio a pubblicare alcune delle immagini raccolte durante la sessione di rilievo con la macchina termografica. Il supporto durante le riprese è stato fornito dal geom. Paolo Gabrielli termografo che ha contribuito con una piccola lezione a fornendo la strumentazione.
Nel dettaglio ci ha fornito la sua termocamera Fluke e il "cannone" per sviluppare le condizioni di temperatura per fare termografia attiva.
Come già ampiamente discusso con la classe quarta la tecnica dovrebbe consentirci di evidenziare le fratture presenti nella struttura dell'edificio e integrare le analisi visive con quelle termografiche.
Ecco le prime immagini fatte in sede di rilievo.


 Nell'aula all'ultimo piano mentre si sta calibrando lo strumento ed analizzando le finestre, in basso a destra il "cannone". Geom Gabrielli Paolo allo strumento.










Geom Gabrielli Paolo che illustra i risultati visibili dalla termocamera.

Per far apprezzare la sensibilità dello stumento lo studente Gottardi lascia traccia con la propria mano di una lettera sul muro solamente strisciando con il dito la superficie.

Lo strumento nella foto seguente evidenzia la traccia, si può notare la lerrera W in centro in basso sullo schermo della termocamera.



















Foto che sovraimprime l'analisi termica a quella nello spettro del visibile, è l'incrocio del muro esterno parte scura con la parete divisoria interna. Si può apprezzarel'andamento delle temperature interno calde verso l'esterno fredde e la tessitura dei mattoni. La parte più scura il pilastro in cemento. Notare il range di temperature da 38 a 19.9.




Termografia attiva, una delle pareti è in cartongesso di cui si sono messe in evdenzia le strutture e le viti di fissaggio








Il rilevo è proseguito all'esterno dell'edificio ma sarà oggetto di un prossimo post.




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